L’azienda non paga. Come recuperare gli stipendi.

In tempo di crisi può capitare di dover lavorare gratis. Attendere, aspettare, credere alle rassicurazioni del capo e tirare la cinghia per sentirsi poi dire che non ci sono più soldi e che o così o niente.

Prima di considerare l’opzione di dar fuoco alla Ferrari del capo è bene sapere che non in ogni caso abbiamo perso i quattrini che ci spettano.

È vera l’obiezione che difficilmente riavremo i nostri soldi se l’azienda è in crisi nera, e, piuttosto che andare a pignorare mobili che potrebbero non bastare a coprire neanche le spese del solo procedimento di ingiunzione, è più conveniente limitarsi a maledire il destino.

Eppure qualcuno ha deciso di intervenire a sostegno di questi lavoratori inde-fessi. Eh si, avete capito bene, l’INPS del bel paese ha deciso di istituire un fondo di garanzia apposito.

Dunque, quei lavoratori che non hanno ricevuto le ultime mensilità prima di dimettersi (per giusta causa, quindi) o essere licenziati ed il TFR possono essere “indennizzati”.

Ovviamente viene richiesta “la prova” dell’impossibilità di recuperare il credito. Tale “prova” viene fornita esperendo l’iter di recupero giudiziale del credito attraverso l’ingiunzione e la fase esecutiva.

Se il pignoramento risulta negativo il fondo “rimborserá” le ultime tre mensilità ed il TFR. Non altro.

Il mio consiglio è quello di fare alcune valutazioni:

la prima valutazione da fare riguarda le chances di ripresa. Se il cielo è nero di sicuro pioverà, quindi solo chi si ripara non si bagna.

La seconda valutazione è di convenienza economica. Probabilmente dovrete accollarvi le spese legali senza esserne manlevati. È probabile che tra i litiganti a godere sia il terzo.

Infine, vi indico il link dell’INPS ove reperire tutte le informazioni necessarie.

Tuttavia, se qualcosa non è chiaro chiedete pure. Sto proprio seguendo un caso.

Stay tuned.

Se ti piace l’articolo o se ti piaccio io…dillo con il tasto. Non ti manderò la fattura!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.